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Cosa vuol dire essere un social media manager

Cosa vuol dire essere un social media manager
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20/01/2023

Spesso poco considerati, i social media manager vivono una condizione poco edificante.
Scopri perché

Cosa vuol dire essere un social media manager

Spesso poco considerati, i social media manager vivono una condizione poco edificante. Scopri perché

Il lavoro del social media manager è ancora poco conosciuto, soprattutto in italia, dove i reparti marketing delle aziende a volte sono piccolini e i boomer proprietari delle piccole imprese sono convinti che per avere una buona presenza social basti pubblicare ogni mattina un gattino che augura il buongiorno a un sole felice e splendente che lo osserva dall’alto. In realtà il lavoro del social media manager è molto più complesso di quello che sembra: si tratta infatti di gestire le varie o singole piattaforme digitali del cliente avendo cura di creare e pubblicare contenuti consoni con il tone of voice generale.

L’importanza di puntare sui contenuti

Al giorno d’oggi i principali motivi che spingono all'acquisto di un prodotto nascono dai social media. La bellezza di un post e la capacità di coinvolgere le persone interessate (con post organici o sponsorizzati) indirizza il volere dei potenziali clienti, che sono portati a comprare gli oggetti che ispirano più fiducia. La condivisione di contenuti è ciò che porta la maggioranza di persone ad acquistare un prodotto al posto di un altro. Le pagine social di una azienda dicono molto sulla capacità di creare narrazione ed engagement con la propria parte di pubblico.  

Cosa non fa il social media manager

Per capire cosa fa il social media manager, bisogna partire da quello che non fa. Per prima cosa, non è un graphic designer. Molti pensano che chi fa i post o redige il piano editoriale sia per forza in possesso di competenze grafiche. Può averle, ma non è obbligato. Chi scrive un piano editoriale non deve avere esperienza decennale di Photoshop e non deve necessariamente essere in grado di creare grafiche complesso o di natura professionale. 

Il social media manager non è un video-maker. Fare dei video non è una cosa semplice e molti si cimentano pensando che faccia parte del loro ruolo, ma non è cosi: un video-maker è un professionista e utilizza i programmi e il montaggio in modo professionale. Certo, questo non significa che un buon social media manager non possa essere in grado di fare delle riprese di buona qualità: l'importante è sapere che non è la regola, ma l'eccezione. Udite udite, il social media manager non è un organizzatore di eventi. Se vi stanno affidando il compito di organizzare un matrimonio o un evento, pensateci bene: non è il vostro lavoro e andrete incontro a una serie di questioni burocratiche e organizzative che hanno poco a che fare con il mestiere del social media manager. 

Per chi non l'avesse ancora capito, il social media manager non è un volontario di Emergency. Con tutto il rispetto, naturalmente. Il smm è un lavoro e va retribuito in modo adeguato alle competenze e alla ore di lavoro impiegate. Molte persone pensano che il social media manager sia una mansione che non richieda ne tempo ne impegno, di conseguenza può essere affidata a qualcuno in modo gratuito.

Pubblicare dei post su un social media non è equiparabile all’andare a lavorare in miniera o riparare le buche sulle strade di Roma in un lunedì mattina di agosto, ma non è meno stancante o meno impegnativo di un qualsiasi altro lavoro da ufficio e come tale deve, o meglio dovrebbe, essere affidato a persone competenti in materia e retribuito in modo adeguato. 

Cosa fa il social media manager

Eccoci invece arrivati alla parte dove spieghiamo cosa fa il social media manager (o meglio, cosa dovrebbe fare).  Si occupa della gestione dei canali social di un brand o di una persona. Può avere competenza trasversali in ambito digital e si occupa di pianificare, ottimizzare e favorire la crescita di una pagina social o di una comunità. Il social media manager crea e pubblica contenuti in linea con il tone of voice aziendale (o del personal branding in questione). Il suo obiettivo è quello di fare crescere la pagina aumentandone il seguito e l’engagement.

Insomma la figura del social media manager è molto utile all’azienda, soprattutto in un periodo storico come il nostro dove i social hanno risvolti notevoli in ambito economico. Le aziende devono iniziare a investire in modo consapevole su queste figure, perché la comunicazione social non è più un lusso per pochi ma un dovere per tutti. I social network sono diventati uno strumento fondamentale se si vuole far crescere il proprio business. Essere presenti su diverse piattaforme, infatti, aiuta le aziende a migliorare la propria brand image e ad accrescere la propria reputazione. Una strategia efficace e una buona pianificazione di campagne social permette di entrare in contatto con i propri clienti. Specialmente i social network, aiutano un’azienda ad incrementare le vendite e la visibilità di un prodotto o servizio.

Quali sono i social network più utilizzati

I social network però, non sono tutti uguali. È per questo che è doveroso stilare una lista dei social network più famosi.

Youtube: è il social più apprezzato dagli italiani, grazie al suo catalogo di video e la possibilità di essere utilizzato come motore di ricerca. Sulla piattaforma è possibile trovare tutorial, recensioni e spiegazioni su qualsiasi argomento.

Instagram: composto prevalentemente da foto e video, ha un target di utenti prettamente giovanile. Le potenzialità grafiche che offre, permettono alle aziende di pubblicizzare al meglio un loro prodotto o servizio. Le campagne offerte dalla piattaforma ti consentono di generare traffico organico o sulla tua pagina o sul sito web.

TikTok: questo social network conta 800 milioni di utenti attivi mensili. Noto soprattutto tra i giovani, ha da poco iniziato a comprendere un pubblico più vasto. I suoi contenuti riguardano soprattutto video e, recentemente, anche le stories.

Facebook: considerato il social network per eccellenza, ti permette di rimanere in contatto con parenti, amici e colleghi. Inizialmente era un social per chattare e stringere nuove amicizie, ma nel tempo molte aziende hanno creato dei profili per essere seguite o pubblicizzare i propri prodotti. Come nel caso di Instagram, le sue campagne permettono di reindirizzare i clienti dove si preferisce. Linkedin: simile a Facebook, questo social network nasce per il mondo del lavoro. A differenza delle altre piattaforme dedicate alla ricerca del lavoro, questo ti permette di creare un profilo e pubblicare o condividere post. Inoltre, su Linkedin, potrebbero essere le aziende a voler entrare in contatto con te.

Twitter: anche questa piattaforma prende parte alla lista dei social network più famosi, anche se ultimamente sta riscontrando non pochi problemi. Simile a Linkedin e Facebook, anche su Twitter le aziende si mettono in contatto con i propri clienti per aumentare visibilità e notorietà.

Gestione dei social: agenzia di comunicazione o agenzia pubblicitaria?

Se un’azienda vuole affidarsi a dei professionisti per la gestione dei social network o per la pubblicazione dei propri prodotti, potrebbe affidarsi a delle agenzie specializzate. In questo caso, si tratta delle agenzie di comunicazione o di agenzie pubblicitarie. Nelle agenzie di comunicazione è possibile ricevere dei preventivi e pianificare delle strategie social per migliorare il posizionamento della propria azienda.

Tra le diverse figure presenti, il Social Media Manager è quel professionista in grado di gestire a 360° l’immagine social di un’azienda. Oltre alle campagne sui social network più utilizzati, è possibile servirsi di altri media, come la televisione, la radio o il cinema. In questo caso, è bene rivolgersi ad un’agenzia pubblicitaria. Questa infatti, si occupa della pubblicità sui media tradizionali e prende parte al piano marketing di un’azienda. Lo scopo di un’agenzia pubblicitaria è uguale a quello di un’agenzia di comunicazione. Infatti, questa si occupa di posizionare un brand o prodotto, aumentarne la visibilità, migliorare le relazioni con i clienti e portarli ad una fidelizzazione. I servizi che offrono ai propri clienti sono relativi alla pianificazione dei media, web marketing, ricerche di mercato, organizzazione di eventi, produzione di video e gestione delle relazioni pubbliche.

Agenzia di comunicazione a Roma

Possiamo affermare che entrambe le agenzie (agenzia di comunicazione o agenzie pubblcitarie) aiutano nella promozione di un prodotto o servizio, basandosi su una strategia. Nella maggior parte dei casi, coincidono pure (quando ci sono pochi dipendenti). Qualora un’azienda fosse sprovvista di una strategia, può rivolgersi ad un’agenzia di comunicazione per scegliere il messaggio da divulgare e indirizzarlo al target adatto. D’altro canto, se l’azienda ha già in mente una strategia da attuare, dovrà semplicemente rivolgersi ad un’agenzia pubblicitaria così da individuare i media adatti alla divulgazione del messaggio.

(articolo scritto da Angelo Dino Surano e Veronica Malagosti)

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