L'algoritmo che non piace agli Igers

Instagram testa un nuovo algoritmo che regola il feed utenti e scatena l'ira di vip social e utenti

Gli utenti contro il nuovo algoritmo di Instagram
30/03/2016

Su change.org una petizione con più di 300 mila firme chiede a Instagram di non utilizzare il nuovo algoritmo che regola la visibilità delle foto sul feed utenti, non più regolata dall'ordine cronologico, dal più recente al più vecchio, ma secondo la popolarità stabilita da una misteriosa formula matematica, la stessa che regola i post di Facebook e i cinguettii di Twitter. E, in fondo, c'era da aspettarselo da uno come Mark Zuckerberg che fermo non sa proprio starci.

I post, quindi, verranno ordinati in base alla rilevanza ovvero al numero dei like, alla rilevanza del profilo e alle preferenze espresse dagli utenti.

L'azienda, di proprietà di Facebook dal 2012, è evidente sta cercando di aprirsi a nuove strategie di marketing e alle esigenze di brand e social media manager, senza considerare la reazione della propria community che ha superato i 400 milioni di utenti attivi in tutto il mondo e che è il vero punto di forza del social fondato nel 2010 da Kevin Systrom.

Ad accendere ancora di più gli animi, vip nostrani e non solo, contrariati da un cambiamento che tuttavia gioverebbe proprio i loro account che quelli dei comuni mortali. Così da Briga a Fedez ed Emma Marrone, attivissimi e seguitissimi sui social, l'appello ad attivare le notifiche relative ai post per non perdere follower e visibilità.

Instagram risponde cercando di arginare l'attacco di panico collettivo e spiegare la scelta:

Si può essere sorpresi di apprendere che la gente perde in media il 70% dei loro feed, dato che Instagram è cresciuto: è più difficile tenere il passo e vedere tutto ciò che le persone condividono. Questo spesso significa che non si vedono i post a cui teniamo. Per migliorare la tua esperienza, il tuo feed sarà presto ordinato in modo da mostrare quello che crediamo ti possa interessare di più. Se il tuo musicista preferito condivide un video del concerto della sera, quando ti sveglierai lo vedrai, non importa quanti profili segui o dove vivi

E  in un tweet si appella alla fase test: “vi ascoltiamo e assicuriamo che non sta cambiando niente al momento col vostro feed. Promettiamo di farvi sapere quando i cambiamenti saranno effettivi»

Insomma, c'è il presentimento che se un cambiamento ci sarà potrebbe non essere così radicale. Che poi, alla fine, sapremo adattarci anche a questo.

Vuoi saperne di più? Richiedi una consulenza