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I trend video della Generazione Z: cosa guardano e perché

I trend video della Generazione Z
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07/12/2022

TikTok, reels, stories: la comunicazione social ormai è sempre più legata alla produzione di video a discapito della grafica

I trend video della Generazione Z: cosa guardano e perché

TikTok, reels, stories: la comunicazione social ormai è sempre più legata alla produzione di video a discapito della grafica

Nati tra il 1996 ed il 2010, vogliono abbattere gli stereotipi e combattere per un mondo più sostenibile e pacifico. Si tratta della Generazione Z, non attratta dall’alcol, ma determinata a costruire rapporti duraturi e con la voglia di scoprire il mondo scegliendo l’inclusività e la diversità.  Questa generazione preferisce una cultura pop digitale più personale, con contenuti mirati al soggetto. 

Ciò è quanto emerge dal Culture e Trends Report 2022 di Youtube. In esso, un resoconto dettagliato delle tendenze che caratterizzano questo pubblico, al quale dovrebbero rivolgersi brand, content creator, media e pubblicità per il suo crescente potere d’acquisto. Cos’è realmente la Generazione Z? Grazie ad un report mondiale del GWI, è possibile averne una panoramica accurata. La società inglese, specializzata in ricerche di mercato globali, prendendo a confronto un modello statunitense, ha intervistato quasi 205 mila persone in 47 paesi diversi. 

Gli autori di tale documento, diretto dal GWI, hanno spiegato: "È questa la generazione del cambiamento senza precedenti che ritiene obsolete molte abitudini dei loro genitori, incluso lo shopping e anche brand e stilisti devono tenerne conto". 

Youtube: i trend video della Generazione Z

Un’analisi condotta da Youtube, ha fatto emergere come questa sia la generazione dei video. Infatti, l’85% ha condiviso video online ed il 65% dà più importanza ai contenuti personali rispetto a quelli popolari. A tal proposito, bisogna porre l’attenzione sulle tendenze ideate proprio da questo pubblico che preferisce una maggiore condivisione della creatività. 

Ad essere un fan o addirittura super fan, di qualcosa o di qualcuno, è infatti il 61%. Le community, non a caso, con il tempo sono diventate sempre più importanti per l’intrattenimento. Su Youtube, c’è una community per qualsiasi cosa. Ne è un esempio il Big Jet Tv. Questo è divenuto un fenomeno internazionale dopo che quasi 250 mila utenti si sono connessi per assistere ai tentativi di atterraggio degli aerei, durante la tempesta Eunice. Un video di quasi 8 ore, ha raggiunto 7.5 milioni di visualizzazioni. 

Senza privarsi degli altri formati della creatività, il 57% di questa generazione dichiara di prediligere i brand che realizzano meme. A sfruttare questi contenuti, per implementare la comunicazione social e su Youtube, è stato Ryanair. Tramite short video, ha ironizzato sulle paure o sui comportamenti abitudinari dei suoi clienti.. 

Contenuti esclusivi per la Gen Z

A questo pubblico, devono essere indirizzati video nei quali la cultura pop ne rifletta le diverse esigenze.  Rimanendo davanti al computer, è possibile vivere un’esperienza di viaggio inusuale. Il 90% ha affermato che, guardando un video, si è sentito catapultato in un altro luogo. Luoghi lontani o essere immersi nella natura grazie a dei video rilassanti, ma anche delle live streaming immersive di 10 ore, con animali e musica ammaliante. Questo ama la Generazione Z. Rimanere sul divano di casa ma essere al contempo trasportati in nuovi posti lontani. 

Altri contenuti che vengono apprezzati sono i video ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response). Questi, tramite suoni e immagini lente, riescono a calmare e tranquillizzare gli spettatori. La parola ASMR su Youtube ha un alto numero di ricerche, soprattutto a livello mondiale.  Questo trend, solo nel 2021, ha raggiunto più di 65 miliardi di visualizzazioni. Le grandi istituzioni si sono mosse per realizzare tali contenuti, così da rispondere alla richiesta di mercato. Grazie alla playlist “ASMR at the museum”, il Victoria and Albert Museum si è distinto tra tutte. 

Il rapporto con i creator

Il principale aggregatore di creatività è Youtube. Tra gli intervistati della Generazione Z, il 69% ha dichiarato di essere sollevato tornando ad osservare gli stessi creator e contenuti.  Un’abitudine di questa generazione è quella di seguire i propri creator preferiti, anche collegandosi a vlog di lunga durata, mentre si svolgono attività ordinarie per molto tempo. Tendono a crearsi delle relazioni significative grazie alla volontà di creare delle community, soprattutto tramite i fandom. 

Dopo la pandemia e con la crisi climatica, le emozioni più frequenti della Gen Z sono instabilità e ansia. Non a caso, sono alla costante ricerca di contenuti che suscitano stati d’animo calmanti, la volontà di viaggiare in posti lontani con persone che ti sembra di conoscere anche se non è così. 

La Generazione Z è in lotta contro lo stress, ricerca il benessere psicologico e sociale, ama sentirsi al sicuro. Elaborare contenuti indirizzati a questo target significa apportare valore alle loro vite, rispettandone però la personalità. Questo è un obiettivo che devono prefissarsi i brand e i marketers che vogliono mettersi in contatto con questa generazione. Devono quindi tener conto che questo pubblico ha idee ben precise e molta volontà di realizzarle.  

(fonte immagine: Yandex.com)

(articolo di Angelo Dino Surano e Federica Tancredi) 

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