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Parma, Piacenza e Reggio Emilia, Bando Innovazione Digitale con contributi al 50% fino a 10mila euro per la digitalizzazione delle imprese

CCIAA di Parma

Parma, Piacenza e Reggio Emilia, Bando Innovazione Digitale con contributi al 50% fino a 10mila euro per la digitalizzazione delle imprese

Stato: aperto

Transizione Digitale 2025

Il Bando Digitalizzazione Imprese 2025 delle Camere di Commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia offre contributi a fondo perduto fino a 10.000 €. Incentivi per progetti di innovazione digitale, formazione, consulenza e acquisto di tecnologie 4.0, per sostenere la competitività e la trasformazione digitale delle imprese.

Presentazione delle domande

dal 25/09/2025 al 21/10/2025

Tipologia

Contributo a fondo perduto

Importo erogato

fino a € 10.000

Tasso

Ammortamento

Rimborso

Durata

Contributo

50% a fondo perduto

Importo del progetto

minimo €5.000

Durata

entro il 31 ottobre 2026

Rendicontazione

entro il 31 ottobre 2026

Categorie

Digitalizzazione ed e-Commerce, Industria 4.0, Voucher 4.0 PID (CCIAA)

Spese ammissibili

Attrezzature e macchinari, Digitalizzazione, Hardware / software, Pubblicità / promozione / marketing

Settore

Aerospazio, Agroalimentare, AgroIndustria, Artigianato, Automotive, Chimica, Commercio, Cultura, Energia e ambiente, Finanza, Industria, Istruzione, Salute, Sport, Terzo settore, Tessile, Turismo

Beneficiari

Ditta Individuale, Micro Impresa, PMI

CONDIVIDI:

Bando Voucher i4.0 Parma, Piacenza e Reggio Emilia 2025

Il Bando Voucher i4.0 2025 promosso dalle Camere di Commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia sostiene la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle imprese locali. Possono partecipare le micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale attiva in uno dei tre territori. Sono esclusi i soggetti in procedura concorsuale e le imprese non in regola con il diritto annuale camerale o con i contributi previdenziali (DURC).

Contributi a fondo perduto fino a 10.000 €

Il bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili (IVA esclusa), con un investimento minimo di 5.000 euro e un contributo massimo concedibile di 10.000 euro per impresa. È prevista inoltre una premialità di 250 euro per le aziende in possesso del rating di legalità.

Esempi:

  • una spesa di 5.000 € dà diritto a un contributo di 2.500 € (+250 € con rating);

  • una spesa di 10.000 € consente un contributo di 5.000 € (+250 € con rating);

  • per spese maggiori, il contributo resta comunque limitato a 10.000 €.

Scadenze e modalità di domanda

Le domande devono essere compilate online tramite il portale Telemaco o la piattaforma della Camera di Commercio. La procedura apre alle ore 10:00 del 25 settembre 2025 e chiude alle ore 16:00 del 21 ottobre 2025. È prevista la possibilità di precompilazione a partire da fine settembre. Le spese finanziabili devono essere sostenute tra il 1° maggio 2025 e il 31 agosto 2026.

Interventi e spese ammissibili

Rientrano tra le spese finanziabili i progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica, che comprendono:

  • servizi di consulenza e formazione specialistica per l’introduzione di nuove tecnologie;

  • acquisto di hardware (server, PC, tablet, dispositivi IoT, stampanti 3D, sistemi AR/VR) e software (ERP, CRM, piattaforme e-commerce, AI, blockchain, cybersecurity, cloud);

  • sistemi di protezione dei dati e soluzioni di cybersicurezza;

  • servizi accessori collegati all’introduzione delle tecnologie, come configurazione, installazione, collaudo e certificazioni.

Non sono invece ammissibili IVA, imposte, tasse, spese di personale interno o costi di gestione ordinaria non collegati al progetto digitale.

Valutazione e graduatoria

La procedura di valutazione avverrà con modalità tipicamente “a sportello”: le domande verranno esaminate in ordine cronologico fino a esaurimento fondi. Saranno inoltre verificate eventuali premialità, come il rating di legalità, che può incrementare l’importo concesso.

Documentazione richiesta

Per presentare la domanda è necessario disporre di una visura camerale aggiornata, dei preventivi di spesa dettagliati e, se disponibile, dell’attestato di rating di legalità. La rendicontazione dovrà essere effettuata a saldo, una volta concluso il progetto.

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