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Meta blocca la condivisione dei dati tra FB e Instagram

Meta blocca la condivisione dei dati tra FB e Instagram
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25/01/2024

Rivoluzione dentro Meta: i profili saranno connessi, ma si potranno bloccare le informazioni condivise

Meta blocca la condivisione dei dati tra FB e Instagram

Rivoluzione dentro Meta: i profili saranno connessi, ma si potranno bloccare le informazioni condivise

Meta si adegua alle direttive del Digital Markets Act europeo (DMA), permettendo agli utenti di bloccare la condivisione delle proprie informazioni tra Facebook, Instagram e Messenger. Il DMA è una direttiva lanciata dall’Unione Europea, al fine di regolare e limitare il potere delle grandi piattaforme digitali presenti in Europa. Questa normativa prevede una serie di obblighi e divieti per le gradi aziende che operano nel mondo digitale al fine di proteggere i diritti dei consumatori e, contemporaneamente, favorire la  libera concorrenza sul mercato dei servizi online. La legge entrerà ufficialmente in vigore dal 6 marzo 2024; nel frattempo i grandi “gatekeeper”, tra cui Meta, si stanno muovendo per adeguarsi alla direttiva.

Rivoluzione Meta: chi sono i gatekeeper?

Il termine gatekeeper, che significa custode,  designa le grandi aziende che erogano servizi nel mondo digitale. Si tratta di i fornitori di servizi online che si pongono come intermediari tra gli utenti finali, i fruitori, e gli operatori commerciali che erogano quel servizio. Sono un esempio: i motori di ricerca, i social network, i marketplace, i servizi di comunicazione elettronica etc.

Nello specifico rientrano in questa categoria tutte le imprese operanti in almeno tre stati dell’UE e che :

  • Presentano una posizione economica consolidata, con un fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE)
  • Un numero di utenti attivi all’interno dell’UE oltre i 45 milioni
  • Una posizione solida e duratura nel mercato, che si considera raggiunta se si sono rispettate le due condizioni precedenti negli ultimi tre esercizi finanziari.

Tra i gatekeeper riconosciuti dall’Unione Europea troviamo i Big del settore tecnologico e digitale tra cui Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Microsoft, Samsung e ovviamente Meta.

Cosa succederà adesso a Meta

Per adempiere a questo regolamento Meta dovrà permettere ai suoi utenti di poter controllare la condivisione dei propri dati e informazioni tra una piattaforma e l’altra. Nei giorni a seguire infatti  gli utenti di Instagram e Facebook riceveranno delle notifiche che li avviseranno sulla possibilità di autorizzare o negare la condivisione dei propri dati tra Instagram, Facebook e Messenger. Tutti coloro che hanno già gli account collegati potranno modificare le impostazioni attraverso il Centro Gestione Account di Meta. La separazione degli account comporterà la perdita della possibilità di condividere contemporaneamente i post su entrambe le piattaforme, ma non solo. Infatti gli utenti  che sceglieranno questa alternativa  visualizzeranno contenuti meno personalizzati e inserzioni meno pertinenti.

Per quanto riguarda Messenger ci saranno dei cambiamenti interessanti anche qui. Già nel dicembre 2023 è stata annunciata la rimozione dell’integrazione della chat con Instagram. Questa funzionalità permetteva a chi possedeva un account su entrambe le piattaforme di poter inviare messaggi da una chat all’altra. Su questa scia sarà introdotta la possibilità di creare account Messenger slegati da Facebook, così da poter usare l’app di messaggistica senza la necessità di avere un account sulla piattaforma principale.

Questa novità colpirà anche Facebook Marketplace e Facebook Gaming. Nel Marketplace, in caso di separazione dei dati da Facebook, le comunicazioni tra acquirenti e venditori avverranno tramite e-mail. Su Facebook Gaming invece i giocatori che non condividono le proprie informazioni non potranno più usufruire della modalità multiplayer.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi

Questo cambiamento di Meta ovviamente contempla dei pro e dei contro sia per gli utenti che per il colosso di Zuckenberg. Per i più scrupolosi questa novità rappresenta sicuramente un modo in più  per proteggere i propri dati e la propria privacy, ottenendo maggiore libertà di scelta su dove condividere le informazioni personali. D’altro canto non è da sottovalutare che molti utenti, per una questione di comodità, preferiranno conservare  la condivisione dei propri account Meta.

Per Meta questo provvedimento significa non poter più metter mano su dati ricavati dalla combinazione delle informazioni di un medesimo utente su diverse piattaforme, risorsa fondamentale per posizionarsi in vantaggio rispetto alle aziende rivali. Resta comunque il fatto che quanto introdotto dalla DMA si basa sulla liberà di scelta da parte dell’utente. Non rimane che vedere se, dopo questo provvedimento, il mercato diverrà effettivamente più competitivo.

(articolo di Federica Maria Diddoro)  

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