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Marketing & product placement nel Festival di Sanremo 2024

Marketing & product placement nel Festival di Sanremo 2024
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10/02/2024

Festival di Sanremo e marketing: ecco cosa ci ha lasciato l'ultimo festival condotto da Amadeus

Marketing & product placement nel Festival di Sanremo 2024

Festival di Sanremo e marketing: ecco cosa ci ha lasciato l'ultimo festival condotto da Amadeus

Amadeus lo aveva anticipato e ha mantenuto egregiamente la promessa: Sanremo 2024 si conferma come “il festival più diffuso di sempre”. Non solo per le varie location che hanno accompagnato la diretta sul palco principale con esibizioni e numerosi ospiti, ma anche per i diversi canali su cui poter seguire il festival in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Infatti oltre all’incredibile successo derivante dagli ascolti televisivi, in cui oltre 14 milioni di italiani hanno seguito la diretta su Rai1 del Festival per uno share del 74,1%, bisogna tenere conto  anche dei numeri degli utenti in streaming su RaiPlay e on demand.

Altri utenti hanno seguito il Festival di Sanremo su Raiplay e hanno rivisto le intere serate on demand o sugli spezzoni caricati su You Tube. A decretare il successo durante l’ultima serata è stato il record di televoto da parte del pubblico, tanto da mandare in tilt il sistema.

Il Festival di Sanremo sulle piattaforme musicali: Spotify e YouTube

Sanremo ha conquistato anche le piattaforme di riproduzione audio e video. La sezione Tendenze di YouTube è stata letteralmente monopolizzata dai brani in gara. Per quanto riguarda Spotify, la playlist Sanremo 2024 è la più ascoltata al mondo. A testimoniarlo è proprio Spotify, che in un post su Instagram ha confermato che questa edizione del Festival di Sanremo è la playlist più ascoltata al mondo. "Per la prima volta Sanremo 2024 è la playlist più ascoltata al mondo. Ma che ve lo diciamo a fare". Il record è stato raggiunto già dopo la terza serata. Un successo che è andato oltre le più rosee previsioni e che ha consegnato questa edizione del Festival di Sanremo alla storia: non era mai capitato che una rassegna musicale avesse un impatto così travolgente a livello mediatico. 

Sanremo 2024: un fenomeno social

Non solo televisione. Anzi. Cassa di risonanza per eccellenza della kermesse canora, i social. La presenza di Sanremo nel mondo dei social network parte dagli account ufficiali del Festival di Sanremo e dei partner ufficiali, costantemente aggiornati . Non di meno i profili degli artisti in gara, che offrono una visuale privilegiata sul dietro le quinte del Festival.

Numerosi anche i personaggi coinvolti all’interno del Festival stesso provenienti dal mondo social. A partire dalla scelta strategica dei creator Dany Cabras e Mattia Stanga, che hanno affiancato Paola e Chiara nella conduzione del Prima Festival. Quest’anno, come non mai, il Festival di Sanremo 2024 è stato un festival di continue interazioni e meme sui momenti più iconici del Festival, integrati da spezzoni di video sulle scene più esilaranti.

Un nuovo modo di seguire il Festival e di sentirsi partecipi, entrando nel teatro dell’Ariston attraverso i propri smartphone. La rincorsa del virale ha sicuramente pilotato alcuni sul palco ed è stato il leit-motiv delle giornate sanremesi. Questo rientra nel meccanismo di trasformazione che il Festival ha subito egli ultimi anni sotto la direzione artistica di Amadeus: diventare un programma appetibile anche e soprattutto per i più giovani. Quale modo migliore per comunicare con le nuove generazioni se non parlare la loro stessa lingua?

Il FantaSanremo: il marketing che trasforma la realtà

Motore trainante di questa evoluzione è senz’altro il FantaSanremo. Attraverso la strategia della gamification non solo l’utente è stato portato nel vivo della manifestazione, ma ne diventa il pilota stesso. Affianco alla competizione canora si è aperta una nuova sfida: quella dell’artista che raccoglie bonus durante la kermesse durante le serate e attraverso gesti e attività in giro per la città (come una passeggiata con le luminarie o l'inserimento di baffi su banner pubblicitari). 

Anche in questo caso le azioni, le battute, il modo di vestire stesso dei protagonisti del Festival di Sanremo non è stato mai casuale: abiti total black, saluti al pubblico, ringraziamenti, corone, consegna dei fiori all'orchestra, caffè sospesi e tanto altro. Le aziende hanno compreso la visibilità che un’opportunità del genere può dar loro, creando delle proprie leghe; infatti tra gli sponsor troviamo grandi marchi come Lavazza, Generali, Ciobar, Rotoloni Regina.

Il Suzuki Stage e la nave Costa Smeralda

Ad ospitare le esibizioni di grandi artisti anche quest’anno ci hanno pensato il Suzuki Stage in Piazza Colombo a pochi metri dalla location principale, e la nave Costa Smeralda, a largo delle acque sanremesi. Costa Crociere quest’anno è stata il live social network del Festival. Grazie alla trasmissione di frasi e messaggi dall’immenso led screen sul fianco della nave, la Costa Smeralda è diventato un mezzo di intrattenimento in grado di movimentare la discussione anche sui social. Il palcoscenico sul mare del festival ha saputo far ballare il pubblico per tutte e cinque le serate, grazie anche alla presenza dei suoi super ospiti: Tedua, Bresh, Bob Sinclair e Gigi D'Agostino. 

Poltronesofà: quando il marketing si siede in platea

Poltronesofà è stato partner ufficiale del Festival della Canzone Italiana per il secondo anno consecutivo. Ancora una volta, è entrato nel vivo del Festival con i volti noti dei suoi “artigiani della qualità”. Bruno e Andrea, i due testimonial del brand, hanno intrattenuto il pubblico insieme ad Amadeus in siparietti ben confezionati dove era sempre visibile il divano, diverso ogni serata. La scelta di associare un brand di poltrone alla visione del festival più amato dagli italiani è sicuramente una scelta vincente, calcolando che Amadeus è riuscito a "incollare" al divano milioni di italiani ogni sera.

John Travolta e la brand reputation: un epic fail che rimarrà per sempre

Se c'è qualcuno che non dimenticherà mai questo Festival è John Travolta. L'attore americano è stato protagonista di un ballo con Fiorello e Amadeus sulle note de Il ballo del qua qua. Il ballo ha fatto il giro del mondo ed è diventato subito un meme. Fiorello stesso lo ha definito uno dei momenti più bassi della televisione italiana. I social sono letteralmente impazziti al ballo di Jonh Travolta e hanno invaso le piattaforme con commenti di ogni tipo. L'attore, che forse aveva sottovalutato l'impatto della gag comica sulla sua reputation, il giorno dopo ha deciso di non concedere la liberatoria per la trasmissione del video in Italia.

Tutto qui? Macché. La mancata firma della liberatoria è diventata essa stessa motivo di scherno e da Amadeus, passando per Fiorello, Eros Ramazzotti e addirittura Russell Crowe. Nelle serata successive infatti, in più di una occasione si è fatto riferimento al balletto e si è ironizzato sui passi "trash" dell'attore americano. Da essere ricordato per Grease e Pulp Fiction, l'attore è finito sulla graticola per il Ballo del qua qua. Un epic fail sulla sua brand reputation in Italia e una croce (forse definitiva) sul suo posizionamento (almeno in Italia). Se adesso qualcuno nominerà John Travolta, sarà impossibile non associarlo al balletto di Sanremo. 

(articolo di Angelo Dino Surano e Federica Maria Diddoro)

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